Un luogo armonioso dedicato al benessere fisico e spirituale
L'insieme architettonico del Saalerwirt è cresciuto durante la sua lunga storia. Attorno allo stagno naturale, è stato realizzato un nuovo insieme di edifici, dove il benessere fisico è al centro dell'attenzione: spazi per lo yoga, sale relax, diverse saune, bagno turco e una piscina coperta fanno parte dell'offerta. Gli edifici, delicatamente integrati nel paesaggio panoramico circostante, orientano lo sguardo degli ospiti verso il nucleo storico del complesso.
In linea con la filosofia del Saalerwirt, i nuovi edifici sono semplici e discreti, senza eccessi ma al contempo atmosfericamente stimolanti, pensati per essere lontani dalle tendenze attuali e in armonia con la natura. All'esterno è stato scelto il legno di larice, un materiale particolarmente resistente e adatto alle condizioni climatiche del luogo. Al contrario, per gli interni, come abbiamo già realizzato nel progetto precedente, è stato impiegato l’abete chiaro, un legno pregiato e naturale che non ha subito trattamenti. Grazie alla sua leggerezza e capacità di armonizzare l'ambiente, questo materiale conferisce agli spazi una qualità estetica unica. Inoltre, le pareti e i pavimenti sono stati trattati con finiture che richiamano il calcestruzzo.
Questo connubio tra materiale grezzo e legno elegante dona un'atmosfera accogliente. Le proprietà dell'abete, grazie alla sua capacità di insonorizzare gli spazi, favoriscono anche il benessere e il relax negli ambienti più ampi.
Ora gli ospiti del Saalerwirt possono usufruire di una nuova offerta d'eccellenza: un luogo armonioso dedicato al benessere fisico e spirituale. I nuovi edifici invitano al relax e alle passeggiate, offrendo una varietà di impressioni e panorami, in perfetta armonia con la natura circostante. Insieme all'ospitalità eccellente, rappresentano un ulteriore motivo per scegliere di essere ospiti del Saalerwirt.
- Committente: Saalerwirt
- Architettura: Gerhard Mahlknecht con Planungsbüro Seiwald
- Luogo: Maria Saalen (Alto Adige)
- Foto: Gustav Willeit
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